LA LAVANDA: IL PROFUMO DEL BENESSERE
Il profumo, fin dalla notte dei tempi,
ha attirato l' attenzione del nostro olfatto.
Dolce, forte,
delicato, leggero.
La parola profumo, dal
latino “per fumum”, in passato era ritenuto un arma unica di seduzione, significato
di benessere e simbolo di alta classe.
L' origine del profumo risale molto
probabilmente a circa 4000 anni fa.
Nell' isola di Cipro, consacrata da
Afrodite dea della bellezza, pochi anni fa è stata
rinvenuta una vera e propria fabbrica di
profumi, risalente al 2000 a.C, dove erano presenti fiale a base di olio
d'oliva, lavanda, mirto, bergamotto, alloro e tanto altro.
I Romani ritenevano i
profumi dapprima frivolezze, poi ne furono estasiati, tanto da utilizzarne le
fragranze anche nei banchetti, ed erano molto legati alla sfera del benessere del
corpo.
Assolutamente da citare l'Oriente,
simbolo passato dei profumi più inebrianti e esotici del mondo.
Il primo profumo moderno in soluzione
alcolica nacque intorno al 1300 in Ungheria, da un monaco che amava la chimica.
Dalle sue mani e la sua conoscenza
nacque l' Acqua Ungherese ( Eau de Hongrie)
un estratto di lavanda , timo e
rosmarino.
Tale profumo fu utilizzato dalla regina
Elisabetta d'Ungheria, che ne amava la profumazione e i suoi poteri
“afrodisiaci”, tanto da riuscire a sedurre all'età di 70 anni il re di Polonia.
Il profumo di Cleopatra e Marilyn Monroe
Le “dee della bellezza” del passato
quali Cleopatra, Marilyn Monroe, per citarne soltanto due, adoravano i profumi
inebrianti, forti, decisi ma al tempo stesso naturali.
Il profumo più adoperato dai faraoni e
regine era il Kyphi, dove erano presenti circa 50 essenze. Ma il
profumo della regina Cleopatra era unico tanto da essere ricercata in
tutto il mondo.
Del profumo nessuna traccia fino a pochi
anni fa, quando tra le diverse ricerche svolte dal botanico italiano Aaron
Fait, fu identificata la pianta rara di afarsemon.
L' afarsemon è una pianta che cresceva
vicino alle oasi del Mar Morto.
Proprio da questa pianta proviene il
profumo inebriante che tanto fece ammattire i condottieri del passato quali
Giulio Cesare e Marcantonio.
Il botanico italiano ha iniziato a far
coltivare questa fantastica pianta, per realizzare e rievocare il profumo di
Cleopatra.
Inutile dire che il costo del profumo
sarà alle stelle!
Marilyn Monroe, seppur di epoca recente, adorava il celebre
profumo Chanel, i cui principali ingredienti provengono dalla provenza,
principalmente da Grasse , capitale
mondiale del profumo.
Il Leonardo da Vinci che non ti aspetti...
Ma sfatiamo il tabù del profumo
accostato ad una donna.
Udite udite, in passato il grande Leonardo
da Vinci era estasiato dai profumi della natura, tanto da citarne in
numerosi scritti.
Il Vasari disse che Leonardo da Vinci,
oltre che dotato di un intelligenza fuori dal normale, fosse bello come il
sole.
Le donne ne erano ammirate, ammaliate
anche per la sua cura quasi ossessiva del corpo.
Il simbolo di “uomo rozzo” non
rispecchiava affatto il maestro, tant'è che passava giorni a studiare creme,
profumi della natura, distillazione delle piante, e prestava consigli anche
sulle diete.
Nel suo celebre scritto, il Codice
Atlantico, troviamo la più
grande raccolta di scritti contenenti ricerche, studi e consigli.
Sfogliando queste pagine ricche di
storia, una delle più grandi esperte di profumazioni del mondo, Laura Bosetti
Tonatto, ebbe la giusta ispirazione per la creazione di un profumo ad esso
dedicato.
La ricetta era derivante da tre
fragranze, tutte a base di lavanda, ambra e rosa.
Da qui nacque il celebre profumo “La
lavanda di Leonardo”.
Non c'è che dire, Leonardo aveva non
solo tatto ma anche naso.
Per la lavanda è un onore essere
accostata a Leonardo, e per giunta essere la protagonista di un profumo così
celebre.
Laura Tonatto ha commissionato numerosi
profumi a dive e divi sparsi nel mondo.
La Regina Elisabetta II d' Inghilterra
volle a tutti i costi un profumo nuovo, e furono impiegati circa 2 anni per
realizzarlo.
Curiosa la boccetta utilizzata di cristallo con la scritta in oro
“ E II R”.
E' meraviglioso sottolineare come le
donne di un certo temperamento, forti e di potere scelgano profumi a base
d'ambra e lavanda.
La lavanda, tanto comune quanto
speciale, è stata da molti valutata al pari delle piante più rare e preziose
che presentano una fragranza unica.
Come ad esempio la Rosa di Taif,
proveniente dalla lontana Arabia e il suo affascinante accostamento tra mare e
deserto.
Curioso sapere che, secondo diversi studi, tra i profumi più
inebrianti e afrodisiaci per il sesso maschile, uno in particolare è dovuto
alla combinazione tra lavanda e zucca.
La prima acqua di Colonia è Italiana
La prima acqua di Colonia fu attribuita
a ben due italiani intorno al 1600, entrambi della Val Vigezzo.
Alcuni attribuiscono la scoperta a Gian
Paolo Feminis, che si trasferì nella città di Colonia, in Germania.
Altri invece a Giovanni Maria Farina, la
cui formula comprendeva circa 30 essenze, tra cui lavanda, arancia, limone e
timo.
Una cosa è certa, la lavanda nel campo
dei profumi è l' assoluta protagonista.
“ Una
rosa non ha bisogno di predicare.
Si
limita a diffondere il proprio profumo”
(Mahatma
Gandhi)
Marcello Paglialonga